Quanto si guadagna a coltivare canapa? le valutazioni economiche di Cesare Tofani

CANAPA ECONOMIA: le principali valutazioni economiche sulla produzione della canapa e dei suoi derivati – di Cesare Tofani


toscanapa ) -Ma alla fine… quanto si guadagna a coltivare canapa? La domanda sorge spontanea ed è più che legittima, specie considerando il panorama deprimente dell’agricoltura in Italia ai giorni nostri.

La risposta, o meglio le risposte, non sono naturalmente scontate, ma è doveroso farci due conti, come sono usi a fare gli agricoltori, con i piedi ben piantati per terra e la faccia esposta a tutti i venti.

Nell’articolo cerchiamo di esporre sinteticamente i dati aggiornati in nostro possesso, evidenziare alcuni fattori critici ed infine indicare quelle strategie produttive che possono orientare le scelte di coloro che vogliono oggi riprendere a coltivare canapa in modo redditizio.


Si parla dunque delle sementi -varietà, risultati attesi e problematiche di approvvigionamento – della preparazione del terreno, della raccolta – metodi e macchine e produzioni attese.

Ricapitolando i costi imputabili ad un ettaro coltivato si aggirano tra 900 e 1000 euro.

I ricavi della vendita dei prodotti agricoli, paglie e semi, sarebbero mediamente di 2400 euro, lasciando quindi all’agricoltore un margine lordo di circa 1400 euro. Questi risultati economici sono alla portata della maggior parte delle aziende agricole che operano in Italia, ma ci saranno differenze significative in più o in meno dipendenti da alcune variabili e cioè qualità e preparazione del suolo, scelta della varietà, epoca di raccolta, efficienza delle macchine e perizia degli operatori, andamento climatico.

In generale possiamo dire che non è consigliabile coltivare piccoli e piccolissimi appezzamenti dove le macchine per trebbiare non hanno accesso. A questi agricoltori che vogliono produrre la canapa per usi specifici, come la fitoterapia, l’estrazione di olii essenziali, la produzione di birra alla canapa, la cosmesi, le tisane, in cui non necessitano quantità importanti di prodotto, ma una maggiore attenzione alla qualità, consigliamo di studiare metodi di coltivazioni alternativi.
La strada maestra per le produzioni a pieno campo, dai 3 ettari in su, si focalizza sulla produzione di semi per olio e sulla prima lavorazione delle paglie vicino al luogo di coltivazione.

La strategia che Toscanapa intende perseguire stravolge l’impostazione standard di questo sistema agro-industriale perché intendiamo incentivare l’uso di macchinari mobili di stigliatura/cippatura nelle zone di produzione agricola, nei pressi di un centro di stoccaggio. Quando la riserva di materia prima sarà stata tutta lavorata, le macchine verranno trasportate in un altro centro di stoccaggio. In questo modo si dovrebbe limitare la circolazione di mezzi pesanti che trasportano le paglie, con benefici per l’ambiente e .. per le spese connesse, ed inoltre si possono costituire dei magazzini localizzati di prodotti , come il canapulo per l’edilizia, che altrimenti sarebbe troppo costoso consegnare a destinazione.

I conti economici sono sempre un’astrazione e vanno poi verificati nelle realtà produttive, che sono molto diverse l’una dall’altra. I dati che abbiamo utilizzato sono derivati dalla conoscenza diretta di operatori del settore, italiani ed europei, e da numerose verifiche “sul campo”.

Analizzando i risultati economici possiamo in conclusione dire che è senz’altro conveniente per l’operatore agricolo commercializzare un prodotto trasformato, anche all’ingrosso, piuttosto che limitarsi a vendere il seme e/o le balle di paglia di canapa. Poco cambia se si vende il trinciato solamente oppure il seme ed il trinciato.

I risultati economici migliori in assoluto si ottengono facendo trinciare le paglie e facendo pressare il seme per ricavarne olio e farine proteiche, oppure decorticando il seme.

Divertitevi a definire un progetto produttivo, “dal seme alla tavola”, “dal campo al cantiere edile” ecc. e non dimenticate che …. bisogna sempre fare prodotti di qualità e … la strada è lunga ed irta di ostacoli tecnici e naturali, per cui occorre mettere in gioco tutto l’ingegno di cui saremo capaci.

Buon lavoro!!!
Cesare Tofani


Le Malattie più gravi che possiamo curare con la Marijuana



La Cannabis è la pianta più ILLEGALE di questo pianeta, ma cosa avrà mai combinato da poter essere considerata così pericolosa? Com’è possibile che un organismo vivente venga considerato illegale? Partiamo da questi due presupposti:

- Non esiste alcuna prova che abbia dimostrato un morte per overdose da marijuana;

- La marijuana è una pianta dalle straordinarie capacità: abbassa la pressione sanguigna, allevia il dolore e inibisce i sintomi dell’HIV, combatte il Cancro, è un potente anti-infiammatorio, anti-ossidante e neuro-prottettivo. Capite ora perchè è illegale?


La Cannabis è una delle piante curative più potenti di questo pianeta, da decenni riviste e ricerche pseudo-scientifiche cercano di dimostrare la pericolosità e tossicità di questa pianta. Ne abbiamo viste di tutti i colori: pubblicità progresso, campagne di disinformazione, decine di studi hanno tentato invano di dimostrare che i giovani che fanno uso di cannabis tendono a soffrire di problemi sociali , psicologici e declino mentale . In realtà non vi è alcuna prova di tutto ciò, NEANCHE UNA!


Sono centinaia, se no migliaia, le ricerche indipendenti che smontano totalmente queste tesi assurde. Esistono migliaia di documenti e testimonianze, basta fare qualche piccola ricerca e ognuno di noi può trovare tanto di quel materiale da far impallidire anche il medico più preparato.


Non a caso negli Stati Uniti la Marijuana viene considerata pericolosa tanto quanto l’Eroina e senza alcuna proprietà medico-curativa, ammettere tutto ciò significherebbe andare contro i giganteschi introiti provenienti dalla CURE TRADIZIONALI sponsorizzate dalle solite LOBBY e CASE FARMACEUTICHE. In più significherebbe ammettere che tantissime persone sono state arrestate e detenute senza alcun motivo reale, non dimentichiamoci che la metà degli arresti per droga negli USA sono per la Marijuana.



Se da un lato queste numerose ricerche dimostrano la totale infondatezza sulla presunta pericolosità della marijuana, dall’altro aprono uno scenario sconosciuto sulle straordinarie capacità della pianta contro gravi malattie e disturbi. Di seguito elenco 10 fra le più gravi e diffuse Malattie che si possono curare e prevenire grazie alla Marijuana.


1) Cancro: E’ stato testato che I componenti attivi della Marijuana sono in grado di inibire e uccidere le cellule tumorali, sono numerosissimi i risultati ottenuti dai test su cellule cancerogene in laboratiorio, ma nessuna di queste informazioni viene diffusa ufficialmente;


2) Sindrome di Tourette: è un disordine neurologico ad esordio nell’infanzia che molte volte sparisce durante l’adolescenza. È caratterizzato dalla presenza di tic motori e fonatori incostanti, talvolta fugaci, altre volte cronici, la cui gravità può variare da estremamente lievi a invalidanti. IL Dr. Kirsten Mueller- Vahl della Hannover Medical College in Germania, insieme ad un team specializzato, ha dimostrato che somministrando ai pazienti affetti da questa sindrome i CANNABINOLI, si è riscontrato un calo drastico dei sintomi già dalle prime ore.


3) Crisi Epilettiche: La Marijuana ha delle ottime proprietà di rilassamento muscolare e antispasmodiche, proprio per questo il suo uso è un ottimo trattamento contro le crisi epilettiche. Ci sono tantissimi casi di persone affette da queste crisi guarite grazie al suo utilizzo.


4) Emicrania: da quando in California la Marijuana è stata legalizzata per uso terapeutico negli ospedali, si sono registrati più di 300.000 mila casi di emicrania risolti, casi irrisolvibili con le terapie “tradizionali”.


5) Glaucoma: Il trattamento con la Marijuana in pazienti affetti da Glaucoma è tra i più documentati, e anche qui i risultati sono stupefacenti;


6) Sclerosi Multipla: Anche qui abbiamo numerosi casi documentati, anche di personaggi famosi. Qui le sostanze nella Marijuana lavorano per fermare gli effetti neurologici e gli spasmi muscolari derivanti da questa malattia mortale .


7) ADD e ADHD ( o meglio conosciuta coma Sindrome da deficit di attenzione e iperattività): il paragone con il RITALIN, il farmaco più utilizzato contro questa malattia, è decisamente imbarazzante. Con l’uso della Marijuana si ottengono gli stessi risultanti ma senza i numerosi effetti collaterali che si hanno con l’utilizzo del farmaco.


8) Morbo di Crohn: è stato dimostrato che la Marijuana può aiutare i malati affetti da questa malattia contro i sintomi più comuni come nausea, dolori addominali e diarrea;


9) Alzheimer: Nonostante tutto quello che si è detto sui danni che provoca la Marijuana al nostro cervello, L’Istituto SCRIBBS nel 2006 ha invece dimostrato che il THC presente nella pianta aiuta nel prevenire l’Alzheimer, bloccando l’accumulo di depositi nel cervello, causa principale della malattia.


10) Sindrome Premestruale: anche in questo caso l’utilizzo della Marijuana è indicato per alleviarne i sintomi.


I Cannabinoidi possono prevenire il Cancro, ridurre gli infarti del 66% e il Diabete del 58%. Il dr William Courtney, esperto in cure a base di Cannabis, consiglia una BUONA PREVENZIONE GIORNALIERA DELLA PROPRIA SALUTE CON: 100-200 ml di succo ricavato dal fiore e dalle foglie di qualsiasi pianta di canapa, 5mg di Cannabidiolo (CBD) per Kg di peso corporeo, insalata di semi e germogli di canapa ed infine 50 mg di THC da prendere in 5 dosi giornaliere.




Fonte: blog.saltoquantico.org


Canada: lotteria mette in palio una fornitura annuale di marijuana




dolcevitaonline.it - Vi piacerebbe vincere una fornitura annuale di marijuana? Beh, se avete la cittadinanza canadese o contate di riuscirne a recuperare una per il prossimo luglio ora ci potete provare. Questa è infatti la singolare nuova iniziativa della “Lift Cannabis Society”, che ha lanciato il concorso “Get Happy Canada“, che mette in palio un grammo di erba al giorno per un anno. L’iniziativa – si spiega nel sito – è stata pensata per sensibilizzare l’opinione pubblica canadese sulle virtù della cannabis a scopi terapeutici e per informarla della nuova legge canadese sul diritto a questo tipo di cure.


Il vincitore potrà scegliere un fornitore ufficiale dal quale acquistare cannabis e la Lift Cannabis Society si occuperà di saldare il conto. Anche se il concorso è destinato a promuovere la marijuana medica, le norme prevedono che non sia necessario per una persona essere in possesso della prescrizione per iscriversi al concorso. Tuttavia, è necessario che il vincitore sia in grado di farsi effettuare una regolare prescrizione medica entro il 18 luglio, anche perché in Canada il consumo per scopi ludici è ancora vietato, ma ottenere le ricette anche per piccoli disturbi del sonno o dell’appetito – così come in molti stati Usa – non è particolarmente complicato.


"E' ora di piantarla" Campagna nelle scuole per legalizzare la cannabis



"E' ora di piantarla, è ora di legalizzarla". E' questo il titolo della campagna pro-cannabis organizzata dalla Federazione degli Studenti Bergamo e Federazione degli Studenti Bassa Bergamasca che il giorno lunedì 12 maggio, hanno svolto un'attività di volantinaggio all'ingresso degli istituti superiori.



"E' ora di piantarla, è ora di legalizzarla". E' questo il titolo della campagna pro-cannabis organizzata dalla Federazione degli Studenti Bergamo e Federazione degli Studenti Bassa Bergamasca che il giorno lunedì 12 maggio, hanno svolto un'attività di volantinaggio all'ingresso degli istituti superiori di Bergamo, Treviglio e Romano di Lombardia e nei principali luoghi di ritrovo dei giovani bergamaschi.

L'obiettivo è quello di sensibilizzare sul tema della legalizzazione delle droghe leggere, come spiega Federico Crotti, il portavoce provinciale del gruppo: "Noi riteniamo che, al di là del principio etico che dovrebbe permettere a ogni individuo di gestirsi in piena libertà quando non c'è rischio per gli altri, vada discusso su quelli che sono gli effetti che le attuali politiche proibizioniste hanno sia in termini economici sia in termini di consumi. Tra costi della repressione, costi processuali e costi carcerari lo Stato si trova a sopportare grosse spese (la stima è attorno ai 2 miliardi all'anno) che non hanno nessun effetto sulla diminuzione dei consumi".

La legalizzazione, secondo Crotti, potrebbe assestare anche un duro colpo alle organizzazioni criminali: "Come già lo scrittore antimafia Roberto Saviano ha evidenziato, con la legalizzazione delle droghe leggere si toglierebbero una grossa fetta di introiti alla mafia. La legalizzazione delle droghe leggere in sintesi dovrebbe portare a un introito strutturale di circa 10 miliardi l'anno (considerando le stime al ribasso), uno snellimento del sistema giudiziario e carcerario, un indebolimento delle mafie, minori costi sanitari, un aumento degli occupati regolari e del PIL. Non si riesce a capire perché questa strada non sia ancora stata intrapresa!".

Una campagna, quella nelle scuole bergamasche, con un intento preciso: "Noi di federazione degli studenti speriamo di riaprire il dibattito sulle droghe leggere sia nel mondo giovanile che in quello “adulto”. Si possono avere opinioni differenti in merito a questo tema ma quello che è certo è che con si può continuare con la situazione attuale".


Fonte: bergamo news