Sì alla cannabis terapeutica in Sicilia
Sì alla cannabis terapeutica in Sicilia
Nella seduta della giunta regionale di oggi sarà presentato un atto amministrativo che autorizza e regola l'uso
CATANIA - Sì alla cannabis per uso terapeutico in Sicilia. Nella seduta della Giunta regionale di oggi, secondo indiscrezioni, dovrebbe presentare un atto amministrativo per rendere legale l'uso della cannabis per uso terapeutico, cioè per erogare i farmaci cannabinoidi. Viene evitata la presentazione di una legge che potrebbe incorrere nell'impugnativa.
Una scelta forte che non mancherà di provocare dibattito tra fronti diversi, tra chi nutre dubbi sul suo uso terapeutico, chi presenta le esperienze positive in altri Paesi e ricorda che la cannabis è usata da 4mila anni, chi teme l'uso indiscriminato e la scorciatoia verso la liberalizzazione. Di poche settimane fa sono le polemiche sulle quali è intervenuto a fare chiarezza il ministro della Salute Beatrice Lorenzin dopo a mancata impugnativa della legge regionale dell'Abruzzo sulla cannabis terapeutica. Il ministro ha precisato che «è una non notizia, in Italia l'uso terapeutico di cannabinoidi è pienamente legittimo. Le Regioni possono poi decidere di porre il relativo costo a carico del Servizio Sanitario Regionale. Ciò è già stato deciso in molte Regioni».
Pochi giorni fa è arrivato l'ok della commissione Sanità dell'assemblea legislativa dell'Umbria - l'ottava regione in Italia - alla proposta di legge «Disposizioni per la somministrazione ad uso terapeutico dei farmaci cannabinoidi» che arriverà in Aula per il voto finale, l'ultima di una serie di Regioni che, dando attuazione concreta al decreto ministeriale del 2007 sul riconoscimento dei farmaci cannabinoidi, ha deliberato sul tema per prevedere rimborsabilità e costi a carico del Ssn.
La prima è stata la Toscana con l'approvazione da parte del Consiglio regionale della legge per facilitare l'utilizzo di farmaci con cannabinoidi nella cura di specifiche malattie come la sclerosi multipla, la depressione o il glaucoma. Il via libera all'unanimità alla proposta di legge sull'erogazione dei farmaci a base di cannabinoidi è arrivato anche nel consiglio regionale della Liguria, poi a deliberare in materia sono state anche il Friuli Venezia Giulia, le Marche e il Veneto, dove è stata approvata la distribuzione gratuita negli ospedali e nelle farmacie di farmaci e preparati galenici a base di cannabinoidi. Nella stessa direzione le regioni Puglia, Abruzzo e Umbria. Adesso tocca alla Sicilia affrontare un tema delicato che viene incontro alle sofferenze di molti malati, ma che per molti è un primo passo per la legalizzazione delle "canne". L'uso di cannabinoidi nella terapia del dolore è previsto per malattie gravi come sclerosi, neoplasie, Alzheimer e Parkinson che i medici possono prescrivere laddove altri farmaci siano inefficaci. Molti medici prescrivono già farmaci come oppiacei, metadone, morfina.
Qualche giorno fa il presidente della commissione Ambiente della Camera Ermetere Realacci ha presentato una legge (AC 76) per facilitare e disciplinare l'utilizzo di farmaci contenenti derivati, naturali e sintetici, della cannabis a fini terapeutici nell'ambito del Ssn. «Per garantire a tutti i cittadini il diritto alla salute e alla libera scelta della terapia, tanto più in casi di gravi patologie».
CATANIA - Sì alla cannabis per uso terapeutico in Sicilia. Nella seduta della Giunta regionale di oggi, secondo indiscrezioni, dovrebbe presentare un atto amministrativo per rendere legale l'uso della cannabis per uso terapeutico, cioè per erogare i farmaci cannabinoidi. Viene evitata la presentazione di una legge che potrebbe incorrere nell'impugnativa.
Una scelta forte che non mancherà di provocare dibattito tra fronti diversi, tra chi nutre dubbi sul suo uso terapeutico, chi presenta le esperienze positive in altri Paesi e ricorda che la cannabis è usata da 4mila anni, chi teme l'uso indiscriminato e la scorciatoia verso la liberalizzazione. Di poche settimane fa sono le polemiche sulle quali è intervenuto a fare chiarezza il ministro della Salute Beatrice Lorenzin dopo a mancata impugnativa della legge regionale dell'Abruzzo sulla cannabis terapeutica. Il ministro ha precisato che «è una non notizia, in Italia l'uso terapeutico di cannabinoidi è pienamente legittimo. Le Regioni possono poi decidere di porre il relativo costo a carico del Servizio Sanitario Regionale. Ciò è già stato deciso in molte Regioni».
Pochi giorni fa è arrivato l'ok della commissione Sanità dell'assemblea legislativa dell'Umbria - l'ottava regione in Italia - alla proposta di legge «Disposizioni per la somministrazione ad uso terapeutico dei farmaci cannabinoidi» che arriverà in Aula per il voto finale, l'ultima di una serie di Regioni che, dando attuazione concreta al decreto ministeriale del 2007 sul riconoscimento dei farmaci cannabinoidi, ha deliberato sul tema per prevedere rimborsabilità e costi a carico del Ssn.
La prima è stata la Toscana con l'approvazione da parte del Consiglio regionale della legge per facilitare l'utilizzo di farmaci con cannabinoidi nella cura di specifiche malattie come la sclerosi multipla, la depressione o il glaucoma. Il via libera all'unanimità alla proposta di legge sull'erogazione dei farmaci a base di cannabinoidi è arrivato anche nel consiglio regionale della Liguria, poi a deliberare in materia sono state anche il Friuli Venezia Giulia, le Marche e il Veneto, dove è stata approvata la distribuzione gratuita negli ospedali e nelle farmacie di farmaci e preparati galenici a base di cannabinoidi. Nella stessa direzione le regioni Puglia, Abruzzo e Umbria. Adesso tocca alla Sicilia affrontare un tema delicato che viene incontro alle sofferenze di molti malati, ma che per molti è un primo passo per la legalizzazione delle "canne". L'uso di cannabinoidi nella terapia del dolore è previsto per malattie gravi come sclerosi, neoplasie, Alzheimer e Parkinson che i medici possono prescrivere laddove altri farmaci siano inefficaci. Molti medici prescrivono già farmaci come oppiacei, metadone, morfina.
Qualche giorno fa il presidente della commissione Ambiente della Camera Ermetere Realacci ha presentato una legge (AC 76) per facilitare e disciplinare l'utilizzo di farmaci contenenti derivati, naturali e sintetici, della cannabis a fini terapeutici nell'ambito del Ssn. «Per garantire a tutti i cittadini il diritto alla salute e alla libera scelta della terapia, tanto più in casi di gravi patologie».
Fonte: www.lasicilia.it
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Scusate ma lo scopo terapeutico come sarebbe?
RispondiEliminaChi ne saranno i beneficiari?
Cosa cambiera per noi consumatori tradizionali?