Cannabis terapeutica, ora si pensa alla produzione

Cannabis terapeutica, adesso si pensa al sistema di produzione.


Lo zoccolo duro del proibizionismo Appurato che la canapa abbia effetti benefici su molte patologie -riduce la nausea durante la chemioterapia e nei malati di Aids, e allevia i dolori provocati dalla sclerosi multipla- adesso si pone il problema della produzione. Da circa settant’anni infatti, per via del proibizionismo, l’uso della cannabis come rimedio farmacologico è stato ridotto al minimo.

Ora cosa cambia Adesso si mescolano nuovamente le carte in tavola, e in Parlamento si discute sul fattore produzione. Occorre quindi regolare ‘la filiera’ della marijuana dalla produzione al bancone della farmacia, così l’esponente Pd Salvatore Capone, primo firmatario di un’interrogazione parlamentare rivolta al ministro Lorenzin: “E’ importante giungere ad una Legge Quadro nazionale che accolga la valenza terapeutica della cannabis, ne regolamenti l’uso, e possa prevederne anche la produzione per sconfiggere i fenomeni di mercato nero che i pazienti denunciano o l’impossibilità ad usufruire dei farmaci, considerato il loro costo altissimo e la difficoltà enorme nel reperirli sul mercato italiano. Ci sono le Disposizioni Ministeriali del 2007 firmate dall’allora Ministro Livia Turco, ci sono le Leggi regionali, ci sono le pubblicazioni scientifiche, e decine e decine di associazioni che si battono in questa direzione”.

Eliminare le differenze tra Regioni “E’ necessario -rimarca Capone- che il Governo riduca e risolva anche le difformità legislative da Regione a Regione, consentendo ai pazienti affetti da gravi e gravissime patologie di poter ricorrere in piena tranquillità e in piena sicurezza ai farmaci cannabinodi, secondo la corretta prescrizione medica e permetterne l’utilizzo sotto il controllo medico sconfiggendo in tal modo la necessità di ricorrere al mercato nero”

Gli effetti benefici che non ti aspetti Studi e ricerche sono ancora in corso, dunque non ci sono pareri definitivi in campo medico tuttavia pare che la canapa, grazie ai cannabinoidi -suoi principi attivi-sia un valido aiuto contro infezioni, allergie, depressione, ansia, epilessia e diabete. Effetti benefici anche nella lotta contro il cancro: secondo una ricerca effettuata negli Usa questa pianta sarebbe in grado (il condizionale è d’obbligo) di rallentare il proliferare delle cellule tumorali di polmoni, seno e cervello.

Torino è stata la prima città italiana a dire ‘Sì’ al consumo e alla produzione