La bambina epilettica curata a base di Cannabis

I genitori hanno sperimentato la cura dopo che i medici non gli avevano dato più speranza per la figlia affetta da una grave e rara forma di epilessia.


Lei è Charlotte con la sua pianta che prende il nome di Charlotte’s Web.
La pianta possiede un basso contenuto di THC (circa il 3%) e un alto contenuto di CBD (supera il 20%). 
Charlotte prima di utilizzare questa pianta arrivava ad avere circa 1.200 crisi epilettiche al mese, ora grazie alla cannabis meno di 5 al mese.


Alla piccola Charlotte Figi nata con una grave e rara forma di epilessia, la sindrome di Dravet, con centiania di attacchi epilettici a settimana, i medici avevamo dato poche sperarze di vita, ma come raccontano i suoi genitori dopo aver provato un ultimo tentativo di cura a base di cannabis la bambina si è ripresa e ora grazie al trattamento per la prima volta riesce anche a parlare e camminare autonomamente. “Abbiamo provato tutto il possibile e i medici continuavano a dirci che stava per morire. Quando mio marito mi ha parlato del trattamento sono rimasta sconvolta, ma eravamo disperati così abbiamo provato” ha spiegato la signora Paige Figi, aggiungendo “dopo un solo trattamento però siamo rimasti sconcertati, Non potevamo credere all’effetto che ha avuto su Charlotte”. Ora la bambina per ammissione dei genitori ”è come una ragazza completamente diversa”.

I genitori della piccola si sono imbattuti nella terapia a base di cannabis leggendo un articolo su internet dopo che la bambina peggiorava a vista d’occhio con oltre trecento attacchi epilettici alla settimana perdendo anche la capacità di camminare, parlare e mangiare. Il padre della piccola in particolare aveva letto di un altro bambino con la stessa condizione che aveva usato olio di cannabis per ridurre drasticamente le convulsioni dovute alla malattia.
A detta della famiglia già dopo i primi trattamenti la piccola è stata meglio. “Charlotte riceve olio di cannabis sotto la lingua, due volte al giorno” ha spiegato il padre, aggiungendo che “ora ha solo un paio di attacchi a settimana”.